giovedì 18 luglio 2013

Vincenzo Cerami - LA LEPRE - Garzanti 1988 - £ 20.000



Per ricordare Vincento Cerami scomparso ieri,  mi piace proporre questo suo inconsueto romanzo, al limite tra il romanzo storico e il melodramma, tra il gotico e l'indagine giudiziaria, con un po' di picaresco, che  ricostruisce una storia nell'Italia del Seicento, flagellata ancora dalla peste e in cui fa la sua comparsa una nuova ondata epidemica: la sifilide.

Questo l'incipit:

Chi fosse Papa a quell'epoca non è importante saperlo. Un Sisto, un Gregorio, un Benedetto fanno lo stesso per la nostra storia, che è storia di gente periferica, abituata da sempre a confondere le leggi dei governanti coi decreti del destino.
Si tratta di avvenimenti documentati, veramente accaduti tra rovi polverosi, più a sud che si può, però sempre dentro lo Stato Pontificio. Seglietelo voi un Papa antico, purpureo e magari ponderoso, sia di mole che di lingua, roco, labruto e ciabattante. Che serva almeno a non vedere l'asfalto dove s'è terriccio e sasso selvatico o biciclette e camioncini al posto di calessi, carrette e cavalli bruti.
Dicevo, storia veracissima. Perché so che al lettore di bocca fina piace credere che niente esiste al di fuori di ciò che succede, e che le cose non successe sono parole che volano come mosche, chi le capisce?

Storia, ma anche favola, con al centro Bianca Maria, pura fin dal nome, enigmatica e verginale creatura contagiata e l'amore scandaloso con il protofisico Tommaso Nicola De Tommaso, che dirige il lazzaretto di S.Clemente  ove si svolgono i fatti narrati.

A me è piaciuto molto, e mi sento di consigliarlo a quei lettori che non amano letture prevedibili..

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