martedì 3 dicembre 2019

Stefano Mancuso - LA NAZIONE DELLE PIANTE (Un nuovo patto per la Terra) - La Repubblica, 2019 - € 9,90

Fin dal sottotitolo, Un Nuovo Patto per la Terra, è dichiarata esplicitamente la visione rigorosamente laica con cui il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, classe 1965, ha immaginato una Carta dei Diritti delle Piante, spiegandone ampiamente le ragioni scientifiche che ne renderebbero auspicabile il loro accoglimento e applicazione per la salvezza dell'intero eco-sistema.



Nel prologo Mancuso ci ricorda che: Anche se si comporta come se lo fosse, l'uomo non è affatto il padrone della Terra, ma soltanto uno dei suoi condomini più spiacevoli e molesti. Ed è anche l'ultimo arrivato, oltre che il meno significativo dal punto di vista numerico, rappresentando soltanto lo 0,01% della biomassa totale del pianeta. 

La Carta dei Diritti delle Piante si sviluppa in 8 articoli:


  1. La Terra è la casa comune della vita. La sovranità appartiene ad ogni essere vivente.
  2. La Nazione delle Piante riconosce e garantisce i diritti inviolabili delle comunità naturali come società basate sulle relazioni fra gli organismi che le compongono.
  3. La Nazione delle Piante non riconosce le gerarchie animali, fondate su centri di comando e funzioni concentrate e favorisce democrazie vegetali diffuse e decentralizzate.
  4. La Nazione delle Piante rispetta universalmente i diritti dei viventi attuali e di quelli delle prossime generazioni.
  5. La Nazione delle Piante garantisce il diritto all'acqua, al suolo e all'atmosfera puliti.
  6. Il consumo di ogni risorsa non ricostituibile per le generazioni future dei viventi è vietato.
  7. La Nazione delle Piante non ha confini. Ogni essere vivente è libero di transitarvi, trasferirsi, vivervi senza alcuna limitazione.
  8. La Nazione delle Piante riconosce e favorisce il mutuo appoggio tra le comunità naturali di esseri viventi come strumento di convivenza e di progresso.

                                                                                                                                                                          Di fronte alla catastrofe della sesta estinzione di massa che si prepara nell'indifferenza generale, il prof. Mancuso non propone soluzioni impossibili, ma per come vanno le cose attualmente, prefigura una vera rivoluzione copernicana, che è al tempo stesso un semplice atto di buon senso, per garantire la presenza futura della specie umana sul nostro pianeta: smettere di distruggere le foreste e impiantare alberi per ripristinare il giusto  equilibrio tra risorse e consumi: infatti, risorse limitate non possono, né potranno, sostenere una crescita illimitata.
Un testo piacevole da leggere, pieno di dati e riferimenti storici, con un'impressionante bibliografia ad attestarne il carattere rigorosamente scientifico, che non può mancare nella biblioteca di quanti hanno a cuore una nuova cultura ecologica, unico strumento in grado di cambiare la nostra percezione della realtà nella quale viviamo.

Quanti denunciano il pericolo concreto che l'eco-sistema sta correndo, vengono spesso definiti come novelle Cassandre, dimenticando che Cassandra, per quanto  potessero essere spiacevoli, le sue premonizioni  risultarono tutte tragicamente vere.


https://www.youtube.com/watch?v=4c51iC4sbQE

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