giovedì 23 giugno 2011

Italo Calvino consiglia:"IMPARARE DELLE POESIE A MEMORIA"


Molti anni fa Italo Calvino in una intervista televisiva, al giornalista che gli chiedeva "tre chiavi, tre talismani per gli anni 2000", rispose, con quelle sue pause lunghe, meditate:

Imparare delle poesie a memoria... molte poesie a memoria, da bambini, da giovani, anche da vecchi....perchè quelle fanno compagnia, uno se le ripete mentalmente .... e poi lo sviluppo della memoria e molto importante... anche fare dei calcoli a mano, delle divisioni delle estrazioni di radici quadrate.... cose molto complicate.... combattere l'astrattezza del linguaggio che ci viene imposto con delle cose molto precise... e sapere che tutto quello che abbiamo ci può essere tolto da un momento all'altro....
Quell'esortazione ad imparare poesie a memoria mi piacque, così decisi di trascrivere, in un quadernetto che stesse comodamente in tasca, una sorta di antologia poetica molto personale, da leggere e mandare a memoria durante la giornata.

Ho cominciato con alcune poesie di Montale, Bufalino, Borges, Neruda, Caproni, Quasimodo e man mano che mandavo a memorie queste nuove poesie, magicamente tornavano alla mente quelle imparate da bambino e ragazzo: La pioggia nel pineto, Davanti a S.Guido, L'infinito, La spigolatrice di Sapri, Vostra eccellenza che mi sta in cagnesco... come se avendo attivato il portale della poesia, automaticamente avessi accesso a tutto il repertorio poetico transitato nel cervello.

Confermo che recitarsi mentalmente delle poesie non solo aiuta la memoria, ma ti fa sentire bene.




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