mercoledì 14 ottobre 2015

SE AMI UN LIBRO ABBANDONALO - Alla COOP di Genzano di Roma




L'altro giorno nello scaffale dei libri abbandonati della COOP di Genzano, un anonimo nonché generoso cliente, ha abbandonato una decina di volumi della bella collana di romanzi del novecento La Biblioteca di Repubblica. Molti titoli li avevo già acquistati a suo tempo, ma questi tre mi erano sfuggiti così ho pensato bene di prenderli e portarmeli a casa. 
Sfogliandoli, ho notato che nessun libro era stato letto: tutti ancora intonsi, vergini, ben conservati. La prima riflessione è che gli italiani oltre a leggere poco, non leggono neanche quello che acquistano, e allora le statistiche, che si basano sugli acquisti, sono fin troppo ottimistiche. 
Devo ricordarmi di mettere da parte dei libri, doppioni o cose lette e che è inutile conservare, da portare alla COOP perché non si può solo prendere ma bisogna anche dare.














4 commenti:

  1. Salve.
    Questo tuo breve scritto suscita moltissime riflessioni, di cui farò qui solo qualche accenno
    Il primo è che... beh, hai raccolto tre libri bellissimi! (In realtà "Utz" non l'ho letto, ma in generale apprezzo Chatwin, quindi vado sulla fiducia).
    Ricordo benissimo quando uscivano in edicola quelle edizioni, ne acquistai alcune anch'io; ricordo anche che proprio in quel periodo - forse poco prima - c'era stato un intenso "dibattito" in rete su questi "allegati da edicola" (fossero essi libri o volumi a fumetti), che la gente comprava a vagonate, ma che... raramente leggeva!
    Quindi a fronte di vendite numerosissime - e glorificate dalle testate cui questi prodotti erano allegati - non corrispondevano altrettanto numerosissime letture.
    Personalmente ho visto coi miei occhi, in case di conoscenti, librerie con libri ancora sigillati con cellophane... a indicare l'ulteriore prova che spesso la gente compra, ma non legge.
    L'altra cosa che mi veniva in mente è che nella mia città (Torino) non mi pare di aver mai visto luoghi in cui è possibile questo "bookcrossing", cioè lo "scambio" anonimo di libri.
    Mi viene da pensare che se esistesse, qualcuno si fregherebbe tutto e andrebbe subito a rivendere i libri alle bancarelle dell'usato (per 2 lire, ovviamente). Questa è la mia fiducia nel genere umano :)
    Come sempre, complimenti sinceri per il bel blog, che seguo sempre con piacere.
    Orlando

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  2. Grazie Orlando dell'attenzione che dedichi al blog. Mi sorprende che in una città culturalmente attiva come Torino, non esistano realtà come questa che propone la Coop di Genzano: Devo dire che personalmente, essendo un po' maniaco dei libri, del contenuto ma anche dell'oggetto, difficilmente mi privo di libri che mi interessano e il più delle volte smaltisco zavorra libraria. Anch'io come te non ho molta fiducia nel genere umano, ma francamente non ho mai visto lì alla Coop, al reparto libri abbandonati, qialcuno fare man bassa dei libri presenti, anzi le persone interessate li sfogliano come in libreria per vedere di che si tratta. Come ho detto il più delle volte c'è robaccia, manuali, romanzi rosa, enciclopedie incomplete, e anche libri in inglese e tedesco. Un caro saluto. Giorgio

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  3. Hai trovato il "Viaggio" di Celine? Un vero colpaccio! Lo lessi qualche anno fa e mi colpì molto. Da allora ho provato a leggere altri libri di Celine, ma o non sono riuscito a terminarli, oppure non sono riusciti a darmi le stesse intense (e drammatiche e dolorose) impressioni del Voyage.
    Quanto all'iniziativa della Coop, mi sembra davvero meritoria.

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    1. Si, sono stato senz'altro fortunato, anche perché, per pregiudizio, forse non l'avrei mai acquistato. E invece trovo il "Viaggio" Céline, che sto leggendo in questi giorni, di una intensità straordinaria, sorprendente per acutezza di giudizio, su uomini, società, vita. Per me una scoperta imprevista, una vera rivelazione.
      Grazie dell'attenzione, Alfonso, un saluto.

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