Abbiamo iniziato ad amare Francesca Nobili, più conosciuta come Francesca Strada, nome con il quale firmava i suoi articoli su l'Unità e la stampa comunista negli anni cinquanta, leggendo il bellissimo romanzo inchiesta - o romanzo verità - di Ermanno Rea Mistero napoletano (Einaudi,1995). Vedi il link:
http://giorgio-illettoreimpenitente.blogspot.it/2012/05/ermanno-rea-mistero-napoletano-einaudi.html
Con il romanzo La comunista, Ermanno Rea ne incontra l'evanescente ectoplasma con il quale intesse un dialogo appassionato sul futuro di Napoli, che può essere salvata soltanto con l'utopia, da un pensiero folle, dalla capacità collettiva di abbandonarsi all'entusiasmo dell'impossibile.
Questo l'incipit:
http://giorgio-illettoreimpenitente.blogspot.it/2012/05/ermanno-rea-mistero-napoletano-einaudi.html
Con il romanzo La comunista, Ermanno Rea ne incontra l'evanescente ectoplasma con il quale intesse un dialogo appassionato sul futuro di Napoli, che può essere salvata soltanto con l'utopia, da un pensiero folle, dalla capacità collettiva di abbandonarsi all'entusiasmo dell'impossibile.
Questo l'incipit:
Prima ancora di riconoscerla, il cuore mi saltò in gola precedendo la mia mente annebbiata. Sembrava una sera come un'altra, invece no. Avevo bevuto. Il selciato bagnato luccicava: il selciato di piazza San Ferdinando, proprio davanti alla chiesa dove una sera di tanti anni prima lei mi aveva stretto un braccio e con voce carica d'ironia mi aveva detto: sei carino, sei proprio carino, peccato che hai le gambe corte, che sei un brevilineo. Altrimenti mi sarei innamorata di te.L'altro racconto L'occhio del Vesuvio, non mi ha entusiasmato proprio, forse perché preso emotivamente dal personaggio di Francesca e dalla sua breve, intensa e drammatica avventura terrena.
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