




L'unico articolo della rivista è un'intervista a Giovanni Spadolini, direttore del Corriere della sera ma anche storico e studioso della vita politica e sociale, sulla contestazione in Europa e nel mondo.

Tommy Smith e John Carlos, salgono sul podio a piedi nudi per il ritiro delle medaglie di primo e terzo posto nella gara di velocità, e davanti a tutto il mondo, alzano il pugno con il guanto nero e abbassano la testa, nel gesto evocativo delle Black Panthers. Le loro medaglie saranno revocate.


Mao Zedong a 73 anni, con un gesto fortemente simbolico, attraversa a nuoto un tratto del fiume Yangzi prima di tornare a Pechino e riprendere in mano la situazione politica: è l'inizio della Rivoluzione Culturale.






Seguono le immagini delle manifestazioni in Europa e in tutto il mondo, poi una pagina dove sono raccolti gli slogan che hanno caratterizzato tutta un'epoca:
In conclusione, una rivista ben fatta, in un momento storico nel quale la comunicazione era abbastanza ingessata: esisteva la sola Rai, le radio libere sarebbero arrivate solo nella seconda metà degli anni '70 e internet un sogno che neanche la fantascienza aveva previsto.
E' vietato vietare, La libertà del prossimo estende la mia all'infinito, Più faccio la rivoluzione, più ho voglia di fare l'amore, Attenzione, gli imbecilli ci guardano, L'insolenza è la nuova arma rivoluzionaria, L'immaginazione prende il potere.Chiudono la rivista quattro pagine, dove sono riassunti cinque anni di contestazione, suddivisi per data e paese.
In conclusione, una rivista ben fatta, in un momento storico nel quale la comunicazione era abbastanza ingessata: esisteva la sola Rai, le radio libere sarebbero arrivate solo nella seconda metà degli anni '70 e internet un sogno che neanche la fantascienza aveva previsto.