E' uno strano romanzo, questo.
Nel Prologo, che è parte integrante del Romanzo, è lo stesso protagonista, che scrive in prima persona, a spiegarcene il meccanismo narrativo. Un giornalista, alla ricerca dell'autenticità, decide di tenere un diario nel quale annotare quanto accade nella sua vita di tutti i giorni, una raccolta di materiale con l'intenzione di utilizzarlo in un romanzo.
Nel diario entra un po' tutto, dalla cronaca giornaliera, a fantasiose evoluzioni di fatti già accaduti, quindi bugie, sogni, considerazioni, ma ogni volta è l'autore stesso a riportare la verità, analizzando i motivi che lo hanno portano a scrivere delle falsità.
Centrale nel Diario, che è propedeutico al Romanzo, il rapporto tra il protagonista e Baba, figlia adolescente di sua moglie, tra tentazioni incestuose e tentativi di creare un rapporto normale all'interno di una famiglia che di normale non ha niente.
Qualcuno ha ritenuto che questo romanzo, per concisione di linguaggio, per asciuttezza morale e artistica, sia il più riuscito di tutta l'opera di Moravia.
Nel diario entra un po' tutto, dalla cronaca giornaliera, a fantasiose evoluzioni di fatti già accaduti, quindi bugie, sogni, considerazioni, ma ogni volta è l'autore stesso a riportare la verità, analizzando i motivi che lo hanno portano a scrivere delle falsità.
Centrale nel Diario, che è propedeutico al Romanzo, il rapporto tra il protagonista e Baba, figlia adolescente di sua moglie, tra tentazioni incestuose e tentativi di creare un rapporto normale all'interno di una famiglia che di normale non ha niente.
Qualcuno ha ritenuto che questo romanzo, per concisione di linguaggio, per asciuttezza morale e artistica, sia il più riuscito di tutta l'opera di Moravia.
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