Spesso iniziando a leggere un libro nuovo, mi trovo nella necessità di dotarmi di un segnalibro, il più delle volte improvvisato, pur di evitare le odiose "orecchie" all'angolo della pagina, ed utilizzo così la prima cosa a portata di mano. Questi sono quelli lasciati all'interno di alcuni libri e ritrovati casualmente, sfogliandoli. Nel caso delle banconote italiane, sono state riposte tra le pagine per preservarne l'assoluta freschezza di stampa, e nel frattempo sono uscite di corso legale. La banconota americana è stata utilizzata come insolito segnalibro per la stranezza del suo valore nominale.
Naturalmente tra le cose insolite, ho trovato anche tanti veri segnalibri, quello classico in pelle, in tessuto, quelli pubblicitari che gli editori inseriscono nei libri in vendita, quello di un famoso ristorante a Frascati, ma poi anche uno storico invito della Federazione Romana del PCI per un recital di Evtushenko (è segnalato il giorno e l'ora, ma non l'anno che dovrebbe essere il 1964!), un adesivo politico per una campagna elettorale (forse le politiche del '68?), uno assolutamente innovativo di Piktoland; e poi cartoline postali da località insolite, fotografie, semplici depliand.
Bellissima idea, papà ! Chissà quanti milioni di segnalibri sparsi nei libri di tutto il mondo saranno in attesa di essere riscoperti ? Buon lavoro, un abbraccio, Paolo
RispondiEliminaSi, proprio una bella idea. Una volta ogni tanto aprendo un libro, ritrovo una fotografia o una cartolina di cui avevo dimenticato l'esistenza.
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