Alla ricerca di
una lettura breve e rilassante, dopo quella impegnativa di Lolita, facevo
scorrere indeciso l’occhio sulla costa dei libri allineati sui ripiani della
libreria, attratto solo da quelli che per dimensioni risultassero adatti alla bisogna: così ho
sfilato questo Calle del Tempo di
Nantas Salvalaggio del 1984. Come era già accaduto in passato, ero stato attratto dall’immagine di copertina: il particolare di un
quadro di Felicita Frai del 1971, Le
vedove siciliane.
Nata a Praga nel 1909, sotto
l’imperatore Francesco Giuseppe, Felicita Frai è stata una pittrice della
generazione degli anni dieci, amica di Carrà, De Pisis, De Chirico, Morandi,
Messina, la sua pittura luminosa, fresca e misteriosamente viva, piaceva a
Dino Buzzati ed era apprezzata da Zavattini: «Vorrei
perdermi nel suo harem - le aveva scritto - tra queste signore che alternano nei loro discorsi l' emancipazione e
le dolci pose dell' amore»
Nantas Salvalaggio (1923-2009)
giornalista inviato di Epoca, fondatore e primo direttore di Panorama dal 1962 al 1965 (allora
era un mensile culturale!), scrittore con trenta romanzi al suo attivo,
vincitore di molti premi letterari tra cui un Campiello, un Viareggio e un
Marzotto; famosa l'intervista con l’inavvicinabile Marilyn Monroe - che
riuscì ad ottenere mandandole un gigantesco mazzo di rose rosse acquistate nel
miglior fioraio di Fifth Avenue con un semplice biglietto: “da un cronista
italiano che desidera incontrarla”.
Calle del Tempo: inchiodato al letto d'ospedale per una brutta frattura a seguito di un incidente di sci, Olindo pittore sulla via del successo, rievoca le donne della sua vita, con realismo tenero, discreto, pulito e amabile, un po' come il giornalista gentiluomo che firma il romanzo, sullo sfondo di una Venezia magica.
Calle del Tempo: inchiodato al letto d'ospedale per una brutta frattura a seguito di un incidente di sci, Olindo pittore sulla via del successo, rievoca le donne della sua vita, con realismo tenero, discreto, pulito e amabile, un po' come il giornalista gentiluomo che firma il romanzo, sullo sfondo di una Venezia magica.
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