Quando nel 1960 iniziai a lavorare per la Mondadori, di librerie Mondadori per Voi c'era solo quella di via Ulpiano angolo Lungotevere de' Mellini, comunicante con il magazzino. Era diretto da una signora autorevole e di grande carattere; suoi dipendenti una bella ragazza e un ragazzo tuttofare, tale Veniero, indecifrabile personaggio, un po' vittima dei rudi modi della sua direttrice.
Aprirono, in seguito, un altro Mondadori per Voi in via Veneto, nell'ultimo tratto, prima di Porta Pinciana a fianco del Cafè de Paris. Occasionalmente, specie nei periodi di maggior lavoro, mandavano qualcuno del magazzino ad aiutare nelle vendite. Quando la scelta cadde sul nostro collega Vittorio, nessuno dubitava che fosse la scelta giusta: si presentava bene, parlava con proprietà di linguaggio, era un educato figlio di papà: il tipo adatto per una libreria importante, in una zona prestigiosa.
Un giorno nell'elegante Mondadori per Voi di via Veneto entrò una suora e chiese al nostro collega, consiglio per un libro, da regalare ad una giovinetta, il cui contenuto fosse moralmente edificante: Vittorio, in quel momento solo e quindi senza potersi avvalere dell'esperienza di un collega più navigato, forte della conoscenza del catalogo, senza un attimo di esitazione, le indica di W.Faulkner Santuario nella collana Medusa a £.1.000, o nella collezione il Ponte a £ 2.200, oppure Requiem per una monaca nella collana Medusa a £ 1.500 oppure nella collana il Bosco a £ 1.000.
Non sappiamo se la giovinetta a cui il libro fu regalato apprezzò la scelta, di certo quando il fatto fu ingenuamente raccontato dal nostro collega, divenne occasione di divertenti e salaci battute.
Per chi non avesse letto Santuario, Fernanda Pivano racconta che quando uscì nel 1931 "amici e parenti lessero il libro di nascosto, avvolgendolo in carta pesante" e che l'autore "mostrava di conoscere fin troppo da vicino gli ambienti dei contrabbandieri di alcool, i bordelli e le maitresses. Lettura quanto mai adatta ad una fanciulla destinata a prendere i voti!
Non sappiamo se la giovinetta a cui il libro fu regalato apprezzò la scelta, di certo quando il fatto fu ingenuamente raccontato dal nostro collega, divenne occasione di divertenti e salaci battute.
Per chi non avesse letto Santuario, Fernanda Pivano racconta che quando uscì nel 1931 "amici e parenti lessero il libro di nascosto, avvolgendolo in carta pesante" e che l'autore "mostrava di conoscere fin troppo da vicino gli ambienti dei contrabbandieri di alcool, i bordelli e le maitresses. Lettura quanto mai adatta ad una fanciulla destinata a prendere i voti!
Nessun commento:
Posta un commento