giovedì 26 agosto 2010

LA MORTE DEL CIGNO di Klaus Mann





Questo delizioso volumetto di Franco Maria Ricci della collana
La Biblioteca Blu del 1973, stampato con bellissimi caratteri bodoni su carta Fabriano tirata a mano, al ridicolo prezzo di Lire 6.000 seimila, tratta dell'infelice fine di Re Ludwig II di Baviera.

Ludwig, un uomo che del potere faceva uso per realizzare ideali, fantasie, spesso capricci o stravaganze. Come la costruzione di castelli. Ecco i più famosi:

Neuschwanstein




Linderhof




Hohenschwangau



















Questo re sensibile e infelice, immortalato da Luchino Visconti, fu mecenate di Wagner che ne sfruttò a piene mani la generosa dedizione, famose e degne di approfondimento le lettere appassionate del loro carteggio, finanziò la costruzione del Festspielhaus a Bayeruth dove ancora oggi si rappresentano le opere di Wagner.

La morte del cigno non tratta tutto questo, ma la drammatica deposizione del re per demenza e il suo confinamento nel castello di Berg e la sua misteriosa morte insieme al medico curante il dottor Gudden, responsabile della diagnosi di demenza.

L'autore, Klaus Mann, figlio di Thomas Mann, morì suicida a Cannes nel 1949.

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