domenica 29 agosto 2010

PERCHE' NON POSSIAMO ESSERE CRISTIANI (e meno che mai cattolici) di Piergiorgio Odifreddi


"Se la Bibbia fosse un'opera ispirata da un Dio,
non dovrebbe essere corretta, coerente veritiera,
intelligente giusta e bella?
E come mai trabocca invece di assurdità scientifiche,
contraddizioni logiche,
falsità storiche, sciocchezze umane,
perversioni etiche e bruttezze letterarie?"



E' questo il quesito che il matematico Odifreddi pone a base del suo ultimo lavoro, per Longanesi nella collana Le spade (2007).

Il saggio fa riferimento sin dal titolo ad uno scritto di Benedetto Croce del 1942, più citato che letto, ma sopratutto frainteso: interessante un dibattito che si è sviluppato di recente e che si puo seguire in questo link:
http://salon-voltaire.blogspot.com/2006/01/croce-cristiano-la-balla-filosofica.html



Ma torniamo a Odifreddi.
Il tono del libro è leggero e ironico, contesta assurdità, illogicità, contraddizioni e falsità storiche della Bibbia, come daltronde fanno da anni studiosi come Mario Liverati docente di Storia del Vicino Oriente Antico alla Sapienza di Roma, autore di Oltre la Bibbia. Storia Antica di Israele (Laterza).
Interessante l'analisi che il ricco blog di Mattia Fabbri dedica a Le Bugie della Bibbia, questo il link:
http://laveritasullareligionecristiana.blogspot.com/2009/10/le-bugie-della-bibbia.html

Di grande interesse ho trovato un e-book Gesò Cristo non è mai esistito di Emilio Bossi, introvabile in Italia, ma scaricabile al sito:

http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bossi/gesu_cristo_non_e_mai_esistito/pdf/gesu_c_p.pdf





Così Odifreddi giustifica nella prefazione la necessità dei cittadini di doversi far carico della difesa del laicismo, per ovviare alle deficienze dei loro rappresentanti:
In fondo, è proprio perché il Cristianesimo in genere, e il cattolicesimo in particolare, non sono (soltanto) fenomeni spirituali, e interferiscono pesantemente nello svolgimento della vita civile di intere nazioni, che i non credenti possono sempre rivendicare il diritto, e devono a volte accollarsi il dovere, di arginare le loro influenze: sopratutto quando, come oggi, l'anticlericalismo costituisce più una difesa della laicità dello Stato che un attacco alla religione della Chiesa.
In condizioni normali, una tale difesa sarebbe naturalmente compito delle istituzioni e dei rappresentanti del popolo. Purtroppo, però, questi sono invece tempi anormali e anomali, in cui presidenti, ministri, parlamentari fanno a gara per genuflettersi di fronte a papi, cardinali e vescovi e ricevono man forte dagli apostati non solo del Comunismo e del Socialismo, ma addirittura del Risorgimento, i cui padri avevano doverosamente separato le faccende dello Stato da quelle della Chiesa.
A testimonianza basterà ricordare, a parte i reciproci salamelecchi tra presidenti e papi, da un lato le invocazioni alla Madonna nei discorsi di insediamento di Oscar Luigi Scalfaro al Quirinale il 28 maggio 1992 e di Pier Ferdinando Casini a Montecitorio il 31 maggio 2001, dall'altro la presenza di Massimo D'Alema e Walter Veltroni in piazza S.Pietro il 6 ottobre 2002, alla cerimonia di beatificazione di Josemarìa Escrivà de Balaguer, fondatore della famigerata Opus Dei.
Il libro, naturalmente, suscita cririche e stroncature a non finire da parte di organizzazioni clericali e storici cattolici. Le accuse sono di superficialità, incompetenza filologica ed esegetica nella materia, scritto in soli quattro mesi, ma sopratutto quello che non perdonano a Odifreddi è di non essere arrivato alla laurea passando per il liceo! Si è laureato in matematica venendo da un Istituto Tecnico e come si permette a parlare di Bibbia? L'organo ufficiale della Milizia di S.Michele Arcangelo(MSMA), controllare qui:           http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/
lo prende proprio male questo libro e consiglia l'autore di dedicarsi allo studio della teologia e delle sacre scritture, dopo, naturalmente essersi iscritto al liceo classico.

Delle tante stroncature del libro, nessuna entra nel merito delle cose dette dal matematico impertinente, dei fatti raccontati dalla Bibbia, ma solo contestazioni filologiche, etimologiche, interpretative. Le bacchettate che Odifreddi si prende sulle mani per aver osato sconfinare in un campo proibito (la mancanza del liceo) non impedisce al libro di essere arrivato alla quinta edizione.

Segno che la curiosità e l'interesse intorno al problema della religione, vista da un'ottica laica, è fortunatamente in costante crescita.

2 commenti:

  1. non sono religioso, però devo dire, signor metalli, che lei ha una gran capacità di banalizzare le critiche rivolte, a volte anche giustamente, a questo testo.
    se vogliamo convincere persone intelligenti, dobbiamo essere oggettivi, se vogliamo convincere persone superficiali, possiamo anche essere tendenziosi.

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  2. scusate il doppio post, però, per essere più esplicito:
    http://www.npensieri.it/index.php/odifreddi/odifreddi-parte-1/

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