giovedì 18 luglio 2013

Philip Roth - IL COMPLOTTO CONTRO L'AMERICA - Einaudi Collana Super ET 2010 - € 12,90


Per quanto si possa essere contrari a classificare per generi le opere letterarie, bisogna riconoscere che questo sistema rappresenta un'utile semplificazione nella scelta di cosa leggere e cosa scartare; questo lavoro del 2004 di Philip Roth - per esempio - potrebbe essere definito, anziché di fantapolitica, un vero e proprio romanzo distopico, (distopia contrario di utopia) perché la società che vi si narra è sotto tutti i punti di vista indesiderabile, di più, angosciante il solo pensarla possibile.

L'ipotesi che è alla base del romanzo, fa leva sulla nota tendenza isolazionista di una parte dei cittadini americani, contrari negli anni '40 ad essere coinvolti ancora una volta in una guerra europea. Cosicché, nella finzione letteraria, è facile per Charles Lindbergh, l'eroe della trasvolata atlantica, l'Aquila Solitaria, con una pervasiva campagna elettorale, che promette la neutralità USA, vincere le elezioni presidenziali del 1941 contro Franklin Delano Roosevelt, che, al contrario, si presentava per il terzo mandato fermamente deciso a combattere a fianco di Francia, Inghilterra e URSS contro la Germania nazista.

La storia è vista attraverso gli occhi del piccolo Philip Roth, alter ego dell'autore, che assiste dalla piccola Newark nel New Jersey, all'interno di una famiglia medio borghese ebrea, agli sviluppi di questa paurosa avventura, che trasformerà la democratica America in un posto molto pericoloso per gli ebrei e, in prospettiva, per l'intera umanità, in quanto verrà a mancare l'impegno americano nella distruzione del nazi-fascismo. 

Ma l'interesse per il romanzo non è solo vedere lo sviluppo di questa spaventosa ipotesi, quanto seguire la vita quotidiana del piccolo Philip, e attraverso di lui quella dei genitori, delle loro paure, le surreali considerazioni di un bambino di otto anni che percepisce una realtà che non è in grado di comprendere in pieno. Leggendolo mi è venuto in mente quella  deliziosa commedia di Woody Allen del 1987, Radio Days, stesso periodo storico, famiglia ebrea, centralità della radio nella vita americana, la guerra e anche una zia un po' fuori di testa.

 http://www.youtube.com/watch?v=VCb6-Nz0Nkg


Comunque un romanzo che, attraverso le vicissitudini dei suoi protagonisti, riesce ad appassionare i suoi lettori, ma anche a farli riflettere su un dato incontestabile: la discriminazione razziale contro gli ebrei in america in quegli anni è qui solo una finzione letteraria, che un po'stride con la realtà di una discriminazione vera contro i neri che è durata ben oltre la Seconda Guerra Mondiale..











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