sabato 27 marzo 2010

LA CENSURA odiosa abitudine italiana

Nella libreria di famiglia ricordo che c'è sempre stato questo volume, foderato con questa carta come si usava un tempo per proteggere la copertina, ma anche per celarne il titolo:  si trattava nientemeno che del libro più proibito per anni in Italia e nel mondo, in edizione francese: L'amante di lady Chatterley
La prima edizione fu stampata a Firenze dalla Tipografia Giuntina nel 1928 in mille copie, numerate e firmate da Lawrence. Nel Regno Unito fu edito solo nel 1960, dopo un processo che assolse per oscenità il libro.

Nel 1960, come spesso ho ricordato, lavoravo per Mondadori a Roma. Un giorno insieme ad altri  titoli arrivò L'amante di lady Chatterley nella bella edizione Medusa. 

Cominciammo a preparare gli ordini per le librerie, tutte tredicesime (cioè 12 volumi fatturati 1 in omaggio), un lavoro frenetico perchè sembrava che i librai non fossero mai sazi! Ma la festa durò poco perchè il giorno successivo avevamo in magazzino la Questura che ci intimava di consegnare tutti i volumi in giacenza e l'elenco delle librerie e dei quantitativi già distribuiti.

Questo il temibile corpo del reato che tanto spaventava l'ipocrito perbenismo italico.

La stessa sorte toccò qualche mese dopo al libretto dell' americana Pamela Moore per Cioccolata a colazione, scandaloso ritratto di una generazione ribelle, che fu sequestrato sempre dalla Questura per oscenità.


Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento e avere un panorama completo sui problemi della censura dei libri in Italia,  rimando a questo indirizzo:

                        http://www.parodos.it/blog/la_censura_sui_libri_in_italia.htm



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