Questa bella e completa edizione del 1973, a trent'anni dall'inizio della Resistenza, è la riedizione della Breve storia della Resistenza italiana, pubblicata per la prima volta del 1955.
L'Introduzione, ampliata rispetto a quella del '55, fa una breve storia del fascismo, dalla sua genesi negli anni venti, al 25 luglio del '43 con il voto del Gran Consiglio che defenestrò Mussolini.
Dalla prefazione di Giancarlo Pajetta:
Questa edizione, fuori commercio e riservata agli abbonati a l'Unità per l'anno 1974, è arricchita da un imponente apparato iconografico e, in appendice, da una selezione di Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana per concessione dell'editore Einaudi.
Dalla prefazione di Giancarlo Pajetta:
Nel 1973 è ricorso il trentesimo anniversario dell'8 settembre, di una data tragica e disperata, quando gli italiani non poterono salutare l'armistizio come un segno di pace perchè esso significava insieme l'occupazione tedesca di una gran parte del territorio e l'inizio di un periodo di oppressione e di terrore, nel quale la guerra sarebbe continuata in condizioni sempre più gravi. L'8 settmbre non fu nemmeno per querlla parte d'Italia occupata dagli americani e dagli inglesiil giorno della dichiarata ed effettiva partecipazione alla grande guerra anti-hitleriana, non fu il momento del riscatto di quello che restava dell'esercito italiano e del governo che firmava l'armistizio perchè la rinuncia a combattere faceva della capitolazione una resa vergognosa. ......... La fuga del Re e di Badoglio; il rifiuto di difendere Roma; l'abbandono di un esercito sbandato fecero di quei giorni tragici un momento nel quale parve ai più che anche la speranza fosse morta per sempre. Con quella disperazione si intrecciava peròuna speranza nuova, così che noi ricordiamo vivi come se fossero di oggi le prime speranze e i primi coilpi della Resistenza. Il sacrificio disperato di porta S.Paolo e il massacro di Cefalonia non furono la fine di un esercito italiano. Diedero il segno che, caduto in pezzì l'esercito fascista, impossibile quello regio, qualcosa di nuovo stava per nascere. Gli italiani avrebbero avuto la loro funzione in una guerra di liberazione che sarebbe stata la guerra più profondamente sentita e in fondo anche quella davvero coronata dal segno di una vittoria di popolo.
Questa edizione, fuori commercio e riservata agli abbonati a l'Unità per l'anno 1974, è arricchita da un imponente apparato iconografico e, in appendice, da una selezione di Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana per concessione dell'editore Einaudi.
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