giovedì 5 settembre 2013

Jerome David Salinger - IL GIOVANE HOLDEN - Einaudi 1994 - £ 22.000



La tardiva lettura di questo romanzo di formazione, mi ha fortunatamente impedito di trasformarlo nell'icona letteraria assoluta, come invece è avvenuto per i molti lettori che lo hanno letto nell'età canonica. Questo non significa che non lo abbia apprezzato:  la storia, i personaggi, il linguaggio e compagnia bella. 

Cosa voglio dire con questo? semplicemente che nel successo planetario di  questo romanzo hanno giocato, oltre che l'intrinseco valore dell'opera, la complessa, e in un certo modo, straordinaria personalità del suo autore. Il suo isolarsi fin dal 1953, subito dopo il grande successo de Il giovane Holden, ha certamente stuzzicato  la fantasia dei giornalisti in cerca di scoop,  che hanno ingigantito il caso personale di un uomo che aveva deciso di vivere lontano dalle regole dello star-system.

Certo,  Salinger utilizza un linguaggio nuovo, ma anche William Saroyan e John Fante vent'anni prima di Salinger sperimentavano linguaggi nuovi,  che  forniranno un non trascurabile modello alla beat-generation. E allora? è la storia, il punto di vista da cui è raccontata, il ritmo serrato.... cosa determina il successo di un romanzo, quale magia deve provocare per trasformarsi, più che in un successo editoriale, in un fenomeno sociale?

Questo l'incipit, nelle parole del giovane Holden Caulfield:

Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio d'infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, sopratutto mio padre. Carini e tutto quanto - chi lo nega - ma anche maledettamente suscettibili. D'altronde, nonho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella.
Il recente annuncio che dal 2015 al 2020 verranno pubblicati - uno l'anno - 5 nuovi romanzi postumi di Salinger, sembra faccia palpitare  i fan del giovane Holden di tutto il pianeta. Non stento a crederlo. A Londra nel luglio 2005, tale Savannah Mazda, dopo 18 ore di fila  davanti la porta della libreria, è stata la prima ad acquistare il sesto libro di Harry Potter. Anche in Italia è successo qualcosa di analogo, con librerie aperte di notte.

 Ecco, per me quando le vicende editoriali si arricchiscono di queste stravaganze e compagnia bella, semplicemente cessano di esistere.

Comunque un merito va riconosciuto al vecchio Holden Caulfield, quello di aver inventato un nuovo modo di portare un berretto con la visiera:

Era un berretto rosso da cacciatore, di quelli con la visiera lunghissima. L'avevo visto nella vetrina di quel negozio di articoli sportivi quando eravamo scesi dalla metropolitana, subito dopo che mi ero accorto di aver perso tutti quei dannati fioretti. Mi era costato solo un dollaro. E io lo portavo con la visiera sulla nuca, ecco come lo portavo - cafone da morire, chi lo nega, ma mi piaceva in quel modo. Stavo bene col berretto in quel modo.


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