venerdì 1 luglio 2011

DOÑA BARBARA di Romulo Gallegos - Monte Avila Editores - Casacas - 1977




Nel 1978 sono andato a vivere a Porlamar, Isla Margarita, in Venezuela. In quegli anni Margarita non era ancora conosciuta come metà turistica internazionale, solo nei fine settimana era invasa da turisti venezuelani che venivano da Caracas per acquisti, essendo all'epoca un porto franco, e la sera se ne ripartivano con il traghetto, carichi di sacchi di juta pieni delle tante cose inutili che la globalizzazione cominciava ad imporre.





Quando mi sono posto il problema della lettura, ho chiesto consiglio ad un amico venezolano e lui è stato categorico: "Per prima cosa devi leggere Romulo Gallegos" - mi disse - "è l'equivalente del vostro Manzoni". Per la verità, a distanza di tanto tempo, non ricordo perfettamente se l'accostamento a Manzoni lo abbia fatto il mio amico o sia una considerazione conseguente alla lettura.

Lo lessi faticosamente, con l'aiuto di un piccolo dizionario sempre a portata di mano, che spesso era inutile quando i termini di cui cercavo il significato erano espressi in quello che viene definito español criollo.

Il romanzo, del 1929, è un affresco maestoso de los llanos - la grande pianura dello stato Apure attraversato dal fiume Arauca - e racconta, attraverso le storie dei personaggi, lo scontro tra progresso e barbarie, tra cultura, rappresentato simbolicamente da Santos Luzardo e brujeria da Doňa Barbara, ma più in generale è un'analisi della società venezolana del XIX secolo caratterizzata da dispotismo, latifondismo, corruzione, mancanza di libertà.

Doňa Barbara è un romanzo realista, scritto introducendo il linguaggio popolare nella economia narrativa; i personaggi alla ricerca di se stessi, non attraverso la riflessione interiore, ma nel contatto e nello scontro con il mondo esterno: primitivi che desiderano, che necessitano e che lottano per arrivare a conoscersi attraverso il mondo selvaggio e implacabile che li circonda.

La storia appassionante è stata portata sullo schermo nel 1943 con la grande Maria Felix, quelli della mia età ricordano la bellezza altera di questa indimenticabile attrice, che qui propongo nelle prime scene:

http://www.youtube.com/watch?v=GG4_v9wz034&feature=related

E poi questo romanzo ha prodotto una serie infinita di telenovelas, fino ai giorni nostri.

Mi chiedo, come è possibile che questo romanzo non abbia trovato un editore italiano per tradurlo e proporlo al pubblico italiano.




3 commenti:

  1. Buongiorno Giorgio,
    arrivo con qualche anno di ritardo, ma volevo dirle che Doña Bárbara è stato oggetto della mia tesi di laurea e mi piacerebbe molto continuare con la traduzione, per poi, chissà, pubblicarla un giorno.
    Può contattarmi via email a virginia.91.vp@gmail.com

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  2. È stato molto interesante trovare la storia scritta da Giorgio di come può arrivare un libro di un grande autore per una attrazione alla cultura del paese, è andato a cercare nuovi autori e ci ha regalato un racconto.

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    1. Blogger non comunica i commenti dei lettori dei post e solo aprendo per caso la pagina corrispondente leggo il suo commento e la ringrazio dell'attenzione.

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